Pubblicato in File CEM
Atmosfere Esplosive: la norma di riferimento
EN 1127-1:2011
Atmosfere esplosive - Prevenzione dell’esplosione e protezione contro l’esplosione - Parte 1: Concetti fondamentali e metodologia
In allegato alla notizia la norma nei punti 4,5,6 in formato CEM
La norma EN 1127-1 elenca tutte le 13 sorgenti di accensione riconosciute:
1) Superfici calde
2) Fiamme e gas caldi (incluse le particelle calde)
3) Scintille di origine meccanica
4) Materiale elettrico
5) Correnti elettriche vaganti, protezione contro la corrosione catodica
6) Elettricità statica
7) Fulmine
8) Onde elettromagnetiche a radiofrequenza (RF) da 10^4 a 3x10^12 Hz
9) Onde elettromagnetiche da 3x10^11 a 3x10^15 Hz 10)Radiazioni ionizzanti
11) Ultrasuoni
12) Compressione adiabatica e onde d'urto
13) Reazioni esotermiche, inclusa l'autoaccensione delle polveri
La norma completa in IT o EN è acquistabile al sito di UNI:
http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-1127-1-2011.html
Sito EVS Ente normazione Estonia con consultazione immediata:
http://www.evs.ee/products/evs-en-1127-1-2011
Elaborato Certifico S.r.l. 2015 - Controllare su norma in vigore
http://www.certifico.com/it/liberatoria-file-cem
- Pubblicato: 19 Febbraio 2015
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Pubblicato in File CEM
EN 574:2008 Dispositivi di comando a due mani - Aspetti funzionali
Principi per la progettazione
La norma specifica i requisiti di sicurezza per un dispositivo di comando a due mani e per la sua unità logica.
La norma descrive le principali caratteristiche dei dispositivi di comando a due mani per l’ottenimento della sicurezza e stabilisce delle combinazioni di caratteristiche funzionali per tre tipi.
1. Testo Requisiti
2. Formato .cem importabile in CEM4
- Pubblicato: 28 Dicembre 2014
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EN 1037 Prevenzione avviamento inatteso
File CEM importabile Certifico macchine 4
EN 1037:2008
Sicurezza del macchinario - Prevenzione avviamento inatteso
La presente norma è la versione ufficiale della norma europea EN 1037:1995+A1 (edizione aprile 2008). La norma specifica le misure di sicurezza integrate destinate ad impedire l avviamento inatteso di una macchina in modo tale che gli interventi umani nelle zone pericolose possano aver luogo in sicurezza.
Elaborato su standard EN,segnaliamo acquistabile da:
http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-1037-2008.html
- Pubblicato: 17 Novembre 2014
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EN ISO 13849-2: Processo di Validazione del calcolo del PL
File CEM
EN ISO 13849-2
Sicurezza del macchinario
Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza
Parte 2: Validazione
Lo scopo del processo di validazione è di confermare la specifica e la conformità della progettazione delle parti del sistema di comando legate alla sicurezza nell'ambito delle specifiche dei requisiti di sicurezza globali del macchinario.
La validazione deve dimostrare che ciascuna delle parti legate alla sicurezza soddisfa i requisiti della EN 954-1 (ISO 13849-1), in particolare:
- le caratteristiche di sicurezza specificate per quella determinata parte, come stabilito nel ragionamento di progettazione, e
- i requisiti della categoria specificata [vedere EN ISO 13849-1, punto 6].
La validazione dovrebbe essere condotta da persone indipendenti dalla progettazione della(e) parte(i) legata(e) alla sicurezza.
Fone UNI:
http://store.uni.com/magento-1.4.0.1/index.php/uni-en-iso-13849-2-2013.html
Liberatoria File CEM
- Pubblicato: 08 Settembre 2014
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EN 1495 Piattaforme di lavoro autosollevanti su colonne (PLAC) - Estratto Tecnico
La norma specifica i requisiti speciali di sicurezza delle Piattaforme di Lavoro Autosollevanti su Colonne (PLAC) installate temporaneamente, azionate a mano o a motore e concepite per essere utilizzate da una o piu persone che dalle stesse possono eseguire lavori.
Le parti che si muovono in senso verticale (piattaforma di lavoro) vengono usate anche per spostare quelle stesse persone e le loro attrezzature e materiali da e per un solo punto di accesso.
Queste limitazioni differenziano le PLAC dagli ascensori da cantiere.
La norma può essere usata anche per le PLAC installate in modo permanente.
EN 1495:2009 Piattaforme elevabili
Piattaforme di lavoro autosollevanti su colonne (PLAC) - Estratto norma requisiti meccanici
- Pubblicato: 15 Giugno 2014
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Apparecchi: Strutturare le Istruzioni d’Uso in ATEX
Check List EN 1127-1 Istruzioni d'Uso apparecchi ATEX
Check list sulla norma tecnica armonizzata Direttiva macchine 2006/42/CE:
EN 1127-1:2007 - Atmosfere esplosive
Prevenzione dell’esplosione e protezione contro l’esplosione - Concetti fondamentali e metodologia
La norma specifica tra gli altri aspetti generali ATEX, le informazioni per l’uso, inclusa la manutenzione, che devono essere fornite insieme ad apparecchi, sistemi di protezione e componenti o come parte delle istruzioni per l’uso, per esempio il manuale di istruzioni.
- Pubblicato: 15 Giugno 2014
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Check list Igiene macchine alimentari
Direttiva macchine 2006/42/CE - RESS All. I p. 2
EN 1672-2 Macchine per l'industria alimentare - Concetti di base - Requisiti di igiene
EN ISO 14159 Sicurezza del macchinario - Requisiti per la progettazione del macchinario relativi all’igiene.
EHEDG Doc. 8 Criteri per la progettazione igienica delle apparecchiature
European Hygienic Engineering & Design Group (EHEDG)
L’European Hygienic Engineering & Design Group (EHEDG) è un consorzio di produttori di apparecchiature (impianti, macchine ed attrezzature), aziende alimentari, istituiti di ricerca, nonché di autorità per la sanità pubblica, fondato nel 1989, il cui scopo è promuovere l'igiene durante la lavorazione e l'imballaggio dei prodotti alimentari.
L’obiettivo principale dell’EHEDG è la promozione di alimenti sicuri ottenuti migliorando la progettazione igienica in tutti gli aspetti della produzione alimentare.
L’EHEDG sostiene attivamente le leggi europee che prevedono che la movimentazione, la preparazione, la lavorazione e l’imballaggio degli alimenti avvenga in modo igienico utilizzando macchinari igienici e in luoghi igienici (Direttiva CE 2006/42/CE per i Macchinari, Requisiti di igiene EN 1672-2 e EN ISO 14159).
www.ehedg.org
- Pubblicato: 20 Maggio 2014
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File CEM
EN ISO 14122-3:2010 Sicurezza del macchinario - Mezzi di accesso permanenti al macchinario - Scale e parapetti
Presunzione di conformità
1.6.2. Accesso ai posti di lavoro e ai punti d'intervento utilizzati per la manutenzione
1.5.15. Rischio di scivolamento, inciampo o caduta
- Pubblicato: 14 Maggio 2014
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Check list sulla norma armonizzata EN 12981 - Cabine di verniciatura
EN 12981: Testo dei requisiti della Check list e file .cem importabile in CM4 PRO
Rev. 00.2012 - Foto Brianza Aspira
EN 12981 Impianti di verniciatura
Cabine per l’applicazione di prodotti vernicianti in polvere - Requisiti di sicurezza
La norma si applica alle cabine per l’applicazione di prodotti vernicianti in polvere, vale a dire il macchinario e le relative apparecchiature per i processi automatici e/o manuali di applicazione di prodotti vernicianti in polvere.
La norma tratta i pericoli significativi, le situazioni e gli eventi pericolosi relativi alle cabine, quando utilizzate conformemente allo scopo previsto e nel rispetto delle condizioni previste dal fabbricante
- Pubblicato: 06 Maggio 2014
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Pubblicato in File CEM
EN 953:2009 Ripari
Requisiti generali per la progettazione e la costruzione di ripari fissi e mobili
La presente norma europea specifica i requisiti generali per la progettazione e la costruzione di ripari il cui obiettivo principale è la protezione delle persone dai pericoli meccanici.
- Pubblicato: 28 Aprile 2014
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EN ISO 13001-1:2010
Apparecchi di sollevamento - Criteri generali per il progetto - Parte 1: Principi e requisiti generali
La norma UNI EN 13001-1 specifica i principi generali e i requisiti da utilizzare insieme alle norme EN 13001-2 ed EN 13001-3 che specificano le condizioni e i requisiti di progetto per prevenire i pericoli di natura meccanica degli apparecchi di sollevamento e un metodo di verifica di quei requisiti.
Attenzione: File CEM da aggiornare ad Ed. 2015
- Pubblicato: 11 Gennaio 2015
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Check list Manuale Apparecchi di sollevamento: EN 14622-1 e 2
La EN 12644-1 specifica i requisiti per la presentazione e il contenuto del/dei libretto/i di istruzioni fornito/i dal fabbricante per l’utilizzo di apparecchi di sollevamento.
La EN 12644-2 specifica i requisiti per le marcature, i segnali e gli avvertimenti per gli apparecchi di sollevamento.
EN 12644-1
Apparecchi di sollevamento
Informazioni per l’impiego ed il collaudo - Istruzioni
EN 12644-2
Apparecchi di sollevamento
Informazioni per l’impiego e il collaudo - Marcatura
- Pubblicato: 25 Novembre 2014
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EN 14122-2 Mezzi accesso permanenti macchinario
Parte 2: Piattaforme e corridoi
File CEM
EN 14122-2
Mezzi di accesso permanenti al macchinario
Parte 2: Piattaforme di lavoro e corridoi di passaggio
La norma definisce i requisiti per l’accesso sicuro alle macchine indicate nella UNI EN ISO 12100.
Essa si applica a tutti i macchinari (fissi e mobili) in cui sono necessari mezzi fissi di accesso.
La norma si applica alle piattaforme di lavoro e ai corridoi di passaggio che fanno parte della macchina e può essere applicata anche alle piattaforme di lavoro e ai corridoi di passaggio di quella parte dell’edificio in cui è installata la macchina, a condizione che la funzione principale di tale parte dell’edificio sia di fornire i mezzi di accesso alla macchina.
La norma si applica anche alle piattaforme di lavoro e ai corridoi di passaggio specifici della macchina che non sono fissati permanentemente alla macchina e che possono essere rimossi o mossi su un lato per alcune operazioni della macchina.
- Pubblicato: 26 Ottobre 2014
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Procedura applicazione Direttiva ATEX 94/9/CE
Una check list estratta dalla Guida UE alla Direttiva ATEX con rilievo dei punti essenziali della procedura di applicazione e delle attività da svolgere per la marcatura CE.
Definizione "atmosfera esplosiva":
Una atmosfera esplosiva ai sensi della direttiva 94/9/CE è definita come una miscela:
i) di sostanze infiammabili allo stato di gas, vapori, nebbie o polveri;
ii) con aria;
iii) in determinate condizioni atmosferiche (nota 1);
iv) in cui, dopo l’innesco, la combustione si propaga all'insieme della miscela incombusta (occorre notare che - soprattutto in presenza di polvere - non sempre tutto il materiale combustibile viene consumato dalla combustione).
E’ importante notare che i prodotti destinati ad essere utilizzati all'interno o in relazione a miscele che potrebbero rivelarsi potenzialmente esplosive non rientrano nella direttiva 94/9/CE qualora non siano presenti uno o più degli elementi caratteristici sopra elencati dal punto i al punto iv.
Nota 1:
La direttiva 94/9/CE non definisce le condizioni atmosferiche.
Tuttavia, una gamma di temperatura circostante compresa tra -20°C e 60°C e una gamma di pressione compresa tra 0,8 bar e 1,1 bar possono essere una base appropriata per la progettazione e l’uso previsto dei prodotti. Ciò non esclude che i prodotti possano essere progettati e valutati specificamente per funzionare occasionalmente anche al di fuori di tali condizioni.
Occorre notare che i prodotti elettrici sono normalmente progettati e testati per essere impiegati all’interno di una gamma di temperatura ambiente compresa tra -20°C e 40°C in conformità con le norme armonizzate.
I prodotti progettati per essere impiegati al di fuori della suddetta gamma necessiteranno un’ulteriore marcatura e un ulteriore collaudo, laddove necessario. Questo richiederà normalmente l’accordo tra il fabbricante e l’utente previsto.
segue
file CEM importabile Certifico Macchine 4
Rev. 1.0 2014
- Pubblicato: 05 Agosto 2014
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Check list EN 13985 Cesoie a ghigliottina
EN 13985 Macchine utensili - Sicurezza Cesoie a ghigliottina
La norma specifica le misure e i requisiti di sicurezza che devono essere adottati da coloro che si occupano della progettazione, fabbricazione e fornitura delle cesoie a ghigliottina destinate alla lavorazione a freddo di metalli o di materiali parzialmente metallici lavorati a freddo, nonché dei dispositivi ausiliari che sono parte integrante delle macchine.
Le cesoie a ghigliottina trattate nella presente norma variano per dimensione dalle macchine piccole a quelle più grandi con un solo operatore o con numerosi operatori.
I metodi o le misure da implementare per eliminare i pericoli significativi o ridurne i rischi associati sono riportati in dettaglio nel presente punto, nel modo seguente:
- considerazioni di progettazione di base per i componenti o i sistemi principali della ghigliottina (vedere punto 5.2);
- protezioni contro i pericoli di natura meccanica nell’area delle lame nelle diverse modalità di produzione (vedere punto 5.3);
- protezione contro i pericoli causati da guasti nel sistema di comando o di componenti di comando (vedere punto 5.4);
- protezioni contro i pericoli che possono verificarsi durante la messa a punto, corse di prova, manutenzione e lubrificazione (vedere punto 5.5);
- protezioni contro altri pericoli (vedere punti da 5.6 a 5.8).
Inoltre, la macchina deve essere progettata secondo i principi della EN ISO 12100 per i pericoli pertinenti, ma non significativi, non trattati dalla presente norma.
- Pubblicato: 15 Giugno 2014
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Pubblicato in File CEM
EN ISO 12100 Lo Standard A per la Valutazione dei Rischi
Tutte le definizioni
La norma internazionale specifica la terminologia di base, i principi e una metodologia per ottenere la sicurezza nella progettazione del macchinario.
Specifica i principi di valutazione del rischio e riduzione del rischio per aiutare i progettisti a raggiungere questo obiettivo.
Questi principi sono basati sulla conoscenza e l’esperienza riguardanti la progettazione, l’uso, gli incidenti, gli infortuni e i rischi associati al macchinario.
Sono descritte le procedure per l’identificazione dei pericoli e la stima e la valutazione dei rischi durante le fasi pertinenti del ciclo di vita di una macchina, e per l’eliminazione dei pericoli o il raggiungimento di una sufficiente riduzione del rischio.
Sono fornite linee guida sulla documentazione e la verifica del processo di valutazione del rischio e riduzione del rischio.
La presente norma internazionale è inoltre destinata ad essere utilizzata come base per la preparazione di norme di sicurezza di tipo B o C.
La norma non tratta il rischio e/o i danni relativi ad animali domestici, beni materiali o ambiente.
Nota 1
L'appendice B fornisce, in prospetti separati, esempi di pericoli, situazioni pericolose ed eventi pericolosi, allo scopo di chiarire questi concetti e di facilitare l'identificazione dei pericoli da parte del progettista.
Nota 2
L’uso pratico di diversi metodi per ogni fase della valutazione del rischio è descritto nell'ISO/TR 14121-2.
- Pubblicato: 15 Giugno 2014
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Pubblicato in File CEM
EN ISO 12100
La sequenza per la Valutazione del Rischio e la documentazione prevista
La valutazione del rischio comprendere:
A. Analisi del rischio,
B. Ponderazione del rischio.
Analisi del rischio:
1) determinazione dei limiti della macchina
2) identificazione dei pericoli
3) stima del rischio
Ponderazione del rischio.
L'analisi del rischio fornisce le informazioni necessarie per la ponderazione del rischio, che a sua volta permette di valutare se sia necessaria la riduzione del rischio. Queste valutazioni devono basarsi su una stima qualitativa o, quando appropriato, quantitativa del rischio associato ai pericoli presenti sulla macchina.
Un metodo quantitativo può essere appropriato quando sono disponibili dati utili.
Tuttavia, l'applicazione di un metodo quantitativo è limitata dai dati utili di cui si dispone e/o dalle risorse limitate di chi conduce la valutazione del rischio. Pertanto, in numerose applicazioni, è possibile effettuare soltanto una valutazione del rischio qualitativa.
Come documentare la Valutazione del Rischio
La Valutazione del Rischio deve essere documentata secondo:
La documentazione deve dimostrare la procedura che è stata seguita e i risultati che sono stati ottenuti. Ciò comprende, quando pertinente, la documentazione di:
a) la macchina per la quale è stata effettuata la valutazione del rischio (per esempio, specifiche, limiti, uso previsto);
b) tutte le assunzioni pertinenti che sono state fatte (carichi, resistenze, fattori di sicurezza, ecc.);
c) i pericoli e le situazioni pericolose identificati e gli eventi pericolosi considerati nella valutazione del rischio;
d) le informazioni sulle quali si è basata la valutazione del rischio (vedere il punto 5.2):
1) i dati utilizzati e le loro fonti (storico degli infortuni, esperienze acquisite dalla riduzione del rischio applicata a macchine simili, ecc.),
2) l'incertezza associata ai dati usati e la sua influenza sulla valutazione del rischio;
e) gli obiettivi di riduzione del rischio da raggiungere mediante misure di protezione;
f) le misure di protezione implementate per eliminare i pericoli identificati o per ridurre il rischio;
g) i rischi residui associati alla macchina;
h) il risultato della valutazione del rischio (vedere figura 1);
i) tutti i moduli compilati durante la valutazione del rischio.
Si dovrebbe indicare le norme o le altre specifiche utilizzate per individuare le misure di protezione citate in f) di cui sopra.
- Pubblicato: 19 Maggio 2014
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Pubblicato in File CEM
EN ISO 13849-1 Sicurezza dei Sistemi di Comando
EN ISO 13849-1 “Sicurezza del macchinario - Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza - Parte 1: Principi generali per la progettazione”.
La norma di tipo B per la Presunzione di Conformità al
RESS 1.2.1 Allegato I Direttiva macchine 2006/42/CE "Sicurezza ed affidabilità sistemi di comando"
- Pubblicato: 11 Maggio 2014
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Check list Manuale Istruzioni
Check list Manuale Istruzioni in conformità Direttiva macchine 2006/42/CE Allegato I RESS punto 1.7.4
ed
EN ISO 12100 p. 6.4 Informazioni per l’Uso.
Una Check list coerente con:
1. Direttiva macchine 2006/42/CE
2. Norma tecnica EN ISO 12100
1. Direttiva macchine 2006/42/CE Allegato I RESS 1.7.4
Il punto 1.7.4 dell’Allegato I RESS della Direttiva macchine 2006/42/CE tratta di uno degli obblighi da soddisfare dal fabbricante prima che la macchina sia immessa sul mercato e/o messa in servizio.
Il primo paragrafo del punto 1.7.4 prevede che ogni macchina sia accompagnata dalle istruzioni per l’uso.
Pertanto, le istruzioni devono essere redatte prima che la macchina venga immessa sul mercato e/o messa in servizio e devono accompagnare la macchina fino al momento in cui giunge all'utilizzatore.
Gli importatori o i distributori della macchina devono pertanto accertarsi che le istruzioni siano trasmesse all’utilizzatore.
2. EN ISO 12100 p. 6.4 Informazioni per l’Uso
2.1.1.1.1 La redazione delle informazioni per l’uso è una parte integrante della progettazione di una macchina.
Le informazioni per l’uso consistono in mezzi di comunicazione, come testi, parole, cartelli, segnali, simboli o diagrammi, utilizzati separatamente o in combinazione per trasmettere informazioni all'utilizzatore.
- Pubblicato: 06 Maggio 2014
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Pubblicato in File CEM
IEC/EN 62061 - Assegnazione del SIL file CEM
Sicurezza del macchinario - Sicurezza funzionale dei sistemi di comando elettrici, elettronici ed elettronici programmabili correlati alla sicurezza
Parametro chiave della norma è il SIL (Safety Integrity Level), esso descrive sia l’entità del rischio da ridurre che la capacità di un sistema di controllo di ridurre quel rischio.
Sono tre i SIL usati nel settore delle macchine, in ordine crescente:
SIL 1 +
SIL 2 ++
SIL 3 +++
Dal momento che il termine SIL è utilizzato nella stessa accezione anche in altri settori industriali, come quello petrolchimico, della generazione dell’energia e ferroviario, lo standard IEC/EN 62061 si rivela molto utile quando le macchine vengono utilizzate in tali settori.
IEC/EN 62061 - Allegati: Assegnazione del SIL
Allegato B - Esempio di progettazione di sistemi elettrici di controllo relativi alla sicurezza (SRECS) utilizzando concetti e prescrizioni degli Articoli 5 e 6
Allegato C - Guida alla progettazione e allo sviluppo del software incorporato
Allegato D - Modalità di guasto dei componenti elettrici/elettronici
- Pubblicato: 23 Aprile 2014
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